I rappresentanti delle istituzioni si stanno interrogando sul futuro digital delle città. In particolar modo, nella costruzione di una smart city, un tema rilevante è la sicurezza dei cittadini, che dovrà essere garantita non solo dalla tecnologia, ma da un rapporto di collaborazione tra pubblico e privato. In quest’ottica, il Governo sta investendo sempre di più sulla cybersecurity, non solo mettendo in sicurezza le infrastrutture strategiche, ma anche puntando sull’educazione, con lo scopo di diffondere una cultura digitale tra i cittadini.
Il processo di digitalizzazione urbana
In un modo sempre più digital, anche il futuro delle città sta aprendo le porte alla tecnologia. Si sente sempre più parlare di smart city, un’area urbana in cui l’uso delle innovazioni tecnologiche permette di ottimizzare ed efficientare le infrastrutture e i servizi per rispondere ai bisogni dei cittadini e migliorare la loro vita all’interno della città. Con questo obiettivo il Governo si sta impegnando in una serie di iniziative, come il programma Smarter Italy, per sperimentare servizi dedicati a smart mobility, beni culturali e benessere dei cittadini, al fine di realizzare un processo di innovazione in campo urbanistico che segua uno sviluppo sostenibile.
L'importanza della cybersecurity nelle smart city
Le città interconnesse offrono servizi migliori: basti pensare alla mobilità, campo in cui l’innovazione dei mezzi pubblici, i servizi di car sharing e i semafori intelligenti permettono di ridurre il traffico e le emissioni. Al tempo stesso, però, la digitalizzazione porta con sé dei rischi: oggi, infatti, le infrastrutture sono sempre più connesse, ma anche più vulnerabili, diventando un bersaglio comune per gli attacchi informatici.
Secondo quanto emerso in occasione dell’evento “La Cyber Security della Smart City”, organizzato da Trend Micro, leader globale di cybersecurity, per ridurre i rischi e arginare tale problema è necessaria una costante collaborazione tra pubblico e privato. Questo rapporto ha il compito di tutelare la sicurezza dei cittadini anche da un punto di vista digitale e di garantire, allo stesso tempo, la crescita e lo sviluppo tecnologico nazionale.
A spiegarlo è stato Gastone Nencini, Country Manager di Trend Micro Italia: “Oggi, la superficie esposta agli attacchi è talmente vasta che i cybercriminali potrebbero scegliere di colpire un punto apparentemente inutile o causale solo per guadagnarsi un punto di entrata in una specifica rete e poi muoversi verso il reale obiettivo”. In questo contesto è importante monitorare, denunciare e gestire ogni attacco hacker e considerare la sicurezza come parte integrante delle città intelligenti.
Un approccio convergente per la sicurezza della città
Per cogliere i benefici di una smart city è necessario, dunque, che le autorità comprendano l’importanza di una sinergia tra innovazione e sicurezza, non solo attraverso l’uso di strumenti tecnologici, ma anche e soprattutto con processi di formazione e informazione atti alla creazione di una cultura digitale di supporto per la popolazione.
La sola tecnologia non è sufficiente: bisogna puntare sul tema dell’education in modo da diffondere una maggiore consapevolezza anche per quanto riguarda l’importanza della sicurezza informatica. Su questo tema l’Italia ha mosso il primo passo istituendo l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, pioniere di una serie di politiche rivolte alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai cittadini per rafforzare la cyber security, che è, senza dubbio, il fattore chiave per una città connessa.